Il luogo offriva un grande potenziale da sviluppare, per la sua posizione nel Parco, per il panorama che si può godere dalla sua terrazza, per la pace che lo caratterizza e per la stratificazione di segni storici che vi si trovano fin dall'età gota.
Nonostante ciò, il contesto dell'intervento era delicato perché caratterizzato dalla stonata vicinanza fra la chiesa dell'Eremo originale e il sanatorio che a partire dagli anni '30 le fu addossato.
L'incarico assegnato comprendeva diversi interventi per agevolare la fruizione, risanare le facciate e consolidare i percorsi esterni.
Il fulcro è la scala che dal terrazzo antistante la chiesa conduce al terrazzo superiore. Si era resa necessaria, anche con richiesta della Soprintendenza, l'eliminazione la vecchia scala esterna, per liberare la vista d'insieme del sagrato. La nuova scala è stata ricavata sottraendo parte della superficie interna del bar, ma restituendo ad esso luce e interazione con l'esterno.
La scala è stata concepita come una soglia verso un luogo eccezionale per il panorama che si può godere sui laghi briantei da un lato e sul lago di Como dall'altro, in continuo mutamento, amato da tutte le persone che lo frequentano. Una porta verso un mondo sopra le nuvole: sospesa, leggera, ma tenuta a terra dalle soglie in ghiandone.
Per coibentare parte delle facciate, si è optato per un sistema in blocchi di canapa e calce,  estremamente sostenibile su tutto il ciclo di vita e in grado di garantire un ottimo controllo dell'umidità.
DATI TECNICI
progetto definitivo, esecutivo e direzione lavori
Committente: Parco Regionale Monte Barro
Svolgimento: novembre 2013 - gennaio 2015
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